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Il garante del prestito è una figura molto importante, soprattutto per chi ha poche garanzie da mostrare alla banca quando si accinge a fare richiesta di un prestito. In questo approfondimento vedremo cosa si intende per “garante” e perché viene richiesto in numerose tipologie di transazioni come la richiesta di finanziamento, l’affitto di una casa ecc…
Come funziona il prestito con garante?
Come anticipato poc’anzi il garante è la persona fisica o giuridica che si impegna formalmente a subentrare al debitore qualora questo non provveda a rispettare l’impegno preso. In ambito di prestiti la garanzia del garante viene prestata tramite “fideiussione”, un istituto giuridico disciplinato dagli articoli 1936-1957 del Codice Civile.
La fideiussione è una forma di garanzia personale che si configura come una tutela aggiuntiva per il creditore che si accinge a erogare un prestito. Il fideiussore o garante si impegna a rimborsare quanto preso in prestito dal terzo che ha ottenuto il finanziamento qualora questo fosse inadempiente.
Si tratta di una forma di tutela che le banche e gli istituti di credito richiedono in molti casi come il primo finanziamento di un giovane o la richiesta di prestito di soggetti che non hanno una busta paga, che hanno iniziato a lavorare da pochi mesi o che dispongono di patrimoni esigui rispetto alla cifra richiesta.
Che differenza c’è tra garante e fideiussione?
Fideiussione e contratto autonomo di garanzia sono due istituti differenti ma spesso confusi tra loro perché i due termini sono entrati a far parte del linguaggio corrente. La confusione deriva dal fatto per cui entrambi fanno riferimento alle garanzie finanziarie prestate all’atto della stipula di un contratto di prestito ma non equivalgono tra loro.
Il contratto autonomo di garanzia ha l’obiettivo di proteggere il creditore dalle conseguenze del mancato adempimento da parte del debitore principale. Al contrario il contratto del fideiussore garantisce l’adempimento del rispetto dell’obbligo altrui. La differenza è sottile e si rifà al Codice Civile e al diritto bancario per cui cercheremo di spiegarla nel modo più chiaro possibile.
Il contratto autonomo di garanzia obbliga l’interessato ad eseguire immediatamente la prestazione mancante del debitore senza la facoltà di poter sollevare eccezioni. Pertanto mentre il fideiussore è debitore allo stesso modo del debitore principale, il garante è obbligato a indennizzare il creditore dalla mancata prestazione del garantito a prescindere dalla ragione di inadempienza.
Quali documenti servono?
Per fare da garante occorre fornire alla banca la carta d’identità ed il codice fiscale oltre ad una serie di documenti che dimostrano il reddito. Pertanto serviranno le ultime due buste paga, il CUD o il cedolino della pensione e un attestato del contratto di lavoro o di anzianità. Inoltre bisognerà depositare il modello 730 o il Modello Unico relativo alle ultime due dichiarazioni dei redditi e l’estratto conto relativo agli ultimi tre mesi.
Chi può fare da garante del prestito?
In genere il garante non deve superare i 75 anni di età alla scadenza del prestito e deve essere in regola con il passato creditizio. Inoltre deve dimostrare un reddito o un patrimonio tale da garantire il saldo delle rate qualora il debitore risultasse inadempiente.
Quali sono diritti, doveri e rischi del garante?
Il garante ha l’obbligo di assumersi la responsabilità di un prestito per un terzo soggetto beneficiario. Di solito si tratta di un accordo tra amici o parenti e proprio per questo occorre fare attenzione alle conseguenze che potrebbe causare. Dal momento in cui appone la sua forma egli si vincolerà al finanziamento per tutta la sua durata.
Ecco perché il garante dovrebbe essere sempre al corrente dell’andamento del prestito e delle condizioni di reddito della persona presso cui ha offerto la sua garanzia.
Difatti in caso di mancato pagamento di una o più rate possono scattare la convocazione in tribunale, il pignoramento dei beni, la segnalazione alla centrale dei rischi ed il diniego di accesso ad altre forme di prestito.
Chi fa da garante può richiedere un prestito?
Non esiste una legge specifica che vieti questa evenienza. Quindi il garante può chiedere un prestito successivamente alla fideiussione o può averne uno già in corso. L’importante e che questa persona abbia un reddito sufficiente a sostenere le rate del finanziamento personale e quelle del debitore per cui ha offerto la sua garanzia. Se il reddito fosse inferiore o ritenuto non sufficiente sia il garante che la richiesta di prestito potrebbero essere rifiutati.
Cosa succede al garante se estingue il pagamento?
Se il garante estinguesse il mancato pagamento per conto del debitore, invece, sarà legittimato a riavere indietro quanto versato. Nel caso in cui il contratto tra debitore e creditore dovesse cambiare senza darne comunicazione al garante questo potrà svincolarsi.
Inoltre la legge prevede che qualora il creditore non applichi la totalità degli obblighi al debitore, appellandosi prima del necessario al garante, quest’ultimo potrà liberarsi dagli obblighi contratti.
Quello del garante è un istituto da non sottovalutare e da non prendere assolutamente alla leggera. Difatti il fideiussore ricopre un ruolo attivo nell’ambito del prestito e rischia di essere segnalato al CRIF per l’inadempienza del debitore a cui ha prestato la sua garanzia.
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