Tipologie di prestito

Tipologie di prestito: quali sono le più diffuse?

Il mercato dei prestiti è più semplice di quanto potrebbe sembrare anche per chi vi si approccia per la prima volta. La terminologia utilizzata spesso è caratterizzata da sinonimi e formule che si sovrappongono tra loro e, per questo, abbiamo pensato fosse utile chiarire il significato e le caratteristiche delle più comuni tipologie di prestito. Ecco a te una panoramica sulle più diffuse. 

Prestiti finalizzati 

Il prestito finalizzato è il finanziamento che viene concesso dall’Istituto di Credito o dalla banca direttamente presso il punto vendita presso cui intendi effettuare l’acquisto. Si può trattare di uno studio dentistico, di una concessionaria, di un negozio di elettronica e così via.. Quindi ci riferiamo a prestiti per cifre contenute che si attivano al momento dell’acquisto tramite una convenzione tra istituto e rivenditore. 

Il prestito finalizzato ti permette di pagare a rate il bene desiderato perché l’istituto presso cui ne fai richiesta lo salderà al rivenditore al posto tuo. Prima di procedere la banca o l’istituto di credito controlleranno la tua situazione reddituale e la tua affidabilità verificando i tuoi dati anagrafici e quelli relativi al reddito. 

All’approvazione tu ti porti a casa il bene e restituirai a rate la cifra ottenuta secondo quanto previsto dal contratto di prestito. Il prestito finalizzato, quindi, è direttamente correlato alla finalità per cui la banca è a conoscenza della ragione per la quale necessiti di liquidità. 

Prestiti non finalizzati 

Per contro i prestiti non finalizzati sono quelli concessi senza il bisogno di motivarne la richiesta alla finanziaria a cui ti rivolgerai. Questi prestiti, a differenza dei precedenti, ti consentono di ottenere liquidità direttamente sul tuo conto corrente e prevedono un piano di rimborso simile a quello dei prestiti finalizzato.

Potremmo definirli come prestiti rivolti a clienti al dettaglio ma non si differenziano da altre formule per il tipo di richiesta e di documenti da presentare o per le modalità di rimborso delle rate. 

Quindi la durata dipenderà sempre dalla cifra richiesta ma per questo genere di transazioni non si va oltre i quattro anni. Sono prestiti rapidi motivati dalla necessità urgente di ottenere liquidità per spese improvvise e personali. 

Prestiti personali 

Il termine “prestiti personali” include entrambe le formule di finanziamento appena descritte e rappresenta una delle tipologie di prestito più diffuse. Quindi un prestito personale può essere finalizzato o non finalizzato. Nel primo caso ricordiamo che si tratta di un finanziamento legato all’acquisto di un bene o servizio che viene saldato dalla banca a cui rimborseremo le rate. Nel secondo caso, invece, i soldi richiesti arriveranno direttamente sul nostro conto corrente. 

Rientrano in questa categoria prestiti come la Cessione del Quinto o i prestiti NoiPa, formule di prestito pensate per lavoratori con contratto a tempo indeterminato e dipendenti della Pubblica Amministrazione. I prestiti personali, quindi, sono tutti i finanziamenti concessi ad un privato per cifre contenute e di durata non superiore alle 120 rate a soggetti che possono dimostrare una certa affidabilità di rimborso dell’import ricevuto. 

Prestiti senza busta paga

Fino ad ora abbiamo dato per scontato che i prestiti si rivolgano quasi esclusivamente a chi possiede una busta paga, un documento fondamentale per ottenere l’ok della banca per qualsiasi cifra richiesta. 

Ma è vero anche che sul mercato ci sono imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi e dipendenti precari che, magari, godono di rendite tali da poter soddisfare i requisiti richiesti dalla banca. 

In questo caso parliamo di prestiti senza busta paga per i quali è necessario fornire una documentazione sul reddito tale da assicurare all’istituto presso cui ci rivolgiamo che saremo in grado di assolvere al nostro dovere di debitore. 

Pertanto potrebbe essere necessario fornire anche un garante del prestito, ovvero una persona che si prenderebbe carico del nostro prestito qualora non fossimo in condizioni di pagare in tempo anche solo una rata. 

Prestiti per cattivi pagatori 

Il prestito per cattivi pagatori è quello che viene concesso a cittadini che, per qualsiasi ragione, si sono trovati protestati o segnalati al Crif per aver causato problemi nel credito con un istituto. 

Purtroppo per chi è segnalato al Crif non è facile ottenere credito ma questa condizione deve tener conto di tante sfaccettature che possono riguardare la chiusura improvvisa dell’azienda presso cui il cittadino lavorava, un infortunio grave, una crisi economica o una serie di cause che hanno comportato l’insolvenza. 

Di conseguenza alcune banche concedono prestiti a cattivi pagatori ma con politiche interne più restrittive sul controllo dei redditi del richiedente e pretendendo garanzie come ipoteche su beni, cambiali, garante o fideiussione. È chiaro che un cattivo pagatore, prima di ottenere un ulteriore prestito, deve prima di di tutto ottenere la cancellazione dal registro dei cattivi pagatori.

Prestiti tra privati 

I prestiti tra privati non riguardano banche e finanziarie ma, semplicemente, due persone che hanno un qualsiasi rapporto tra loro e che accordano tale transazione. Di conseguenza la disciplina dei prestiti tra privati si rifà al diritto privato perché non richiede la stipula di un contratto ma l’accordo reciproco su cifre, modalità, tempi di rimborso e così via. 

Prestiti tra coniugi 

Anche i prestiti tra coniugi rientrano nella disciplina dei prestiti tra privati. Questi prestiti seguono quanto riportato nell’articolo 1813 e ss. del codice Civile e non richiedono per forza la scrittura di un documento attestante la restituzione ed i termini. Può bastare anche una stretta di mano. Sono prestiti legali ma nel caso in cui il conto corrente fosse soggetto a controlli dell’Agenzia delle Entrate converrà sempre avere a portata di mano documenti e prove che spieghino la transazione. 

Prestiti con delega

Il prestito con delega riguarda la Cessione del Quinto, o meglio, chi ha già fatto richiesta di denaro tramite questo finanziamento non finalizzato. Difatti si tratta della richiesta di somme aggiuntive di denaro da aggiungere alla Cessione del Quinto. Questa forma di prestito presenta le stesse caratteristiche del prestito non finalizzato ma, ovviamente, prevede un allungamento del periodo di restituzione per il vincolo dell’ammontare delle rate che non potrà superare i due quinti di quanto percepito in busta paga.