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La fideiussione è una forma di finanziamento. Rispetto agli altri strumenti, questa è un più particolare, perché la banca o un’altra società di credito che l’attiva diventa essa stessa garante del prestito richiesto. Richiedendo una fideiussione, sarete chiamati a firmare un documento in cui l’istituto di credito prescelto s’impegna a soddisfare un’obbligazione finanziaria nel caso in cui il contraente non ne sia in grado.
La legge che lo stabilisce è riportata nell’articolo 1936 del c.c. ma ci sono precise regole da rispettare nel caso specifico, così come sono importanti le condizioni che stabilisce la banca in questione o qualsiasi altro istituto di credito prima di sottoscrivere il contratto. Vediamo insieme come funziona e come richiedere una fideiussione.
Come si richiede una fideiussione?
Fra le modalità di finanziamento possibili, la fideiussione è quella più complessa, ma non per questo impossibile. Possono richiederla sia soggetti privati che soggetti giuridici, e il lasso di tempo richiesto per ultimare la procedura è di circa 2/3 settimane, muovendosi con le banche. I tempi possono tuttavia accorciarsi considerevolmente se si stipula con altri enti di credito.
La documentazione necessaria cambia a seconda se a richiederla è il privato o la persona giuridica. Infatti, i documenti da presentare all’istituto di credito sono:
Nel primo caso:
- Carta d’identità
- Codice fiscale
- Le ultime due buste paga
- Il 730 o il Cud
- Iscrizione alla camera di commercio (visura camerale)
Nel secondo caso:
- Dati sensibili dell’Amministratore Delegato
- Gli ultimi due bilanci aziendali
- Stato contabile
- Iscrizione alla camera di commercio
- Stato patrimoniale
- Modello unico
Presa visione di tutto il faldone, se la banca o l’istituto di credito in questione accettano di concedere la fideiussione, queste ultime avranno bisogno comunque di tutele.
Quali sono le tutele previste dalla banca in caso di fideiussione?
La prima cosa che la banca farà, sarà richiedere un deposito cauzionale quantizzabile anche in titoli finanziari. Lo step successivo sarà trasmettere il contratto alla Centrale del Rischio (CR) che, gestita dalla Banca d’Italia fungerà da sorta di archivio per tenere traccia di ogni debito contratto da privati o persone giuridiche.
Sono proprio i suoi intermediari, ovvero le banche e le società di credito, a fornire tutto il materiale e lo stato di avanzamento della riscossione del debito. I clienti morosi possono essere segnalati se l’importo da restituire è pari o superiore ai 30 mila €.
Se un cliente è segnalato alla Banca d’Italia, avrà maggiori difficoltà in futuro a richiedere un nuovo prestito. Ecco perché prima di iniziare un rapporto di fideiussione è bene calcolare la percentuale di rischio e se si dispone dei mezzi per ripagare il debito.
Quali sono i costi di attivazione?
Dicevamo, calcolare il fattore di rischio, in modo da riuscire a restituire la somma richiesta rispettando i tempi stabiliti. Ma bisogna calcolare anche l’ammontare della cifra prevista come deposito cauzionale. A queste spese, già di per sé onerose, aggiungiamo anche il tasso di interesse che varia in base all’ammontare del prestito richiesto.
Quante tipologie di fideiussione esistono?
Innanzitutto, distinguiamo tre macrocategorie di fideiussione che riguardano i soggetti che possono diventare fideiussori: bancaria, assicurativa e finanziaria.
Rispetto al tipo di fideiussore scelto, esistono altrettante tipologie che riguardano le modalità del contratto stipulato.
In ambito bancario:
- Fideiussione solidale: si realizza quando due o più banche si impegnano a soddisfare un debito del contraente. I garanti possono intervenire in soccorso del contraente solo nel momento in cui quest’ultimo sfora un tetto massimo di insolvenza. Quando intervengono, è lo stesso contraente che può scegliere a quale fideiussore rivolgersi.
- Fideiussione con beneficio di escussione: si realizza a beneficio del fideiussore, in quanto il creditore ha l’obbligo di chiedere la soddisfazione del debito prima al contraente, e sono in caso di impossibilità di pagamento, quest’ultimo ha il diritto di rivolgersi a sua volta alla banca garante.
- Fideiussione omnibus: molto discussa, in quanto il fideiussore si impegna a risarcire anche eventuali debiti futuri.
In ambito assicurativo:
Stipulare un contratto del genere con la propria compagnia assicurativa è vantaggioso rispetto al sistema bancario in termini di tempistiche – molto più brevi e con un buon tasso di interesse. Si differenzia infatti dalla bancaria perché non congela liquidità, ma garantisce la copertura assicurativa sono dopo il pagamento del credito.
Ne esistono più tipologie:
- Fideiussione per l’esecuzione di appalti pubblici, all’impresa appaltatrice deve versare una cauzione equivalente al 10% sulla spesa totale e al netto delle possibili variazioni del valore dell’asta.
- Fideiussione per rimborso IVA anticipata: in questo caso il creditore è lo Stato, e il soggetto può richiedere un risarcimento con l’Agenzia delle Entrate a fare da garante nel caso in cui lo Stato non debba o non possa pagare.
- Fideiussione assicurativa per affitto: si stipula a vantaggio dell’affittuario in caso di impossibilità nel pagamento del canone. Possono concederla sia le compagnie assicurative che le banche.
In ambito finanziario:
- Fideiussione finanziaria: può essere erogata da una società di credito differente alla banca a patto che sia iscritta all’Ufficio italiano cambi, e funziona al pari della compagnia assicurativa, in quanto non è richiesto il congelamento di una somma.
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