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Per accedere al finanziamento auto è necessario essere in possesso di specifici requisiti, nonché presentare una serie di documenti all’ente creditizio di riferimento. Già in questo articolo (link differenza finanziamento/ prestito) abbiamo analizzato le differenze fra il finanziamento e il prestito.
Adesso che abbiamo le idee più chiare su cosa siano, vediamo qual è l’iter che ci aspetta richiedendo un finanziamento auto; alias, quali titoli e scartoffie presentare.
Requisiti e documenti per accedere al finanziamento auto
Qualunque sia la società di credito da voi scelta, se chiedete un finanziamento finalizzato all’acquisto di un’auto, dovranno innanzitutto capire se siete nelle condizioni di riceverlo. La prima, è possedere i seguenti requisiti:
- Residenza italiana: vi basta quella, al contrario della cittadinanza che in questo caso non è prescrittiva.
- Contratto di lavoro: un dato fondamentale nella valutazione di idoneità. Dovrete dimostrare di avere un’entrata economica che possa garantire la restituzione della somma chiesta e di conseguenza la copertura di tutte le rate mensili. Non a caso, dovreste specificare che tipo di contratto di tratti (a tempo determinato o indeterminato).
- Busta paga: per calibrare l’ammontare della rata mensile. La legge stabilisce che la rata non deve essere più alta del 35% rispetto allo stipendio.
- Eventuali trattenute: per lo stesso motivo appena visto, dovreste esplicitare se dal vostro stipendio esistono altre detrazioni.
Quali documenti servono per il finanziamento auto?
Ecco quali fogli portare in caso di finanziamento:
- Un documento di riconoscimento: sono accettate le carte d’identità o codice fiscale
- Bollette: per quantizzare il carico delle utenze
- Cud: in caso di dipendenti pubblici
- Cedolino: in caso di pensionati
- Partita Iva: modello F24
- Dichiarazione dei redditi/ visura camerale/ dati rappresentante legale: in caso di aziende
A questo punto, oltre a servire il numero del vostro codice IBAN su cui ricevere l’accredito di finanziamento, non vi serve altro. O almeno, non siete obbligati a presentare altro. Tuttavia, per avere più chance con la società di credito, vi conviene avere un garante.

Il garante è indispensabile per accedere al finanziamento?
No. La firma di un garante non è un requisito obbligatorio, eppure la sua firma potrebbe rivelarsi determinante per l’accettazione del finanziamento per la vostra auto nuova. È questo il caso in cui non si possiede un contratto di lavoro a tempo indeterminato; tenete sempre presente che una banca o qualsiasi altra società di credito, prima di concedervelo, ha bisogno di sue garanzie.
Ed ecco che la firma di un terzo, qualificandosi come vostro garante di pagamento in caso di insolvenza da parte vostra, costituisce una valida carta da giocare; tendenzialmente, si fa ricorso a familiari. Talvolta è la stessa società a chiedervi la firma di un garante, ma vi rassicuriamo sul fatto che quest’ultimo è obbligato a versare la somma al posto vostro esclusivamente in caso di vostra subentrata inadempienza.
Quali sono i requisiti del garante?
Il garante, così come il soggetto richiedente del finanziamento auto, deve possedere dei requisiti, nonché presentare documenti specifici. Vediamo quali sono:
- Non essere obbligato in altri finanziamenti
- Non avere compiuto oltre il 75esimo anno di età
- Non rientrare fra i cattivi creditori nel database del CRIF (azienda specializzata in sistemi di informazioni di natura creditizie)
Inoltre, deve presentare i documenti relativi alla propria situazione patrimoniale. È chiaro che se nemmeno il garante non possiede un reddito stabile (come un contratto a tempo determinato), non è considerato un garante affidabile.
Questo avviene perché in fase di valutazione di accettazione o meno del finanziamento la banca o la società di credito di turno faranno le indagini necessarie sui soggetti richiedenti e garanti, per propria tutela. Ecco perché si potrebbero rivolgere, e le banche soprattutto sono più fiscali in merito, alla Centrale Rischi della Banca d’Italia per accertarsi che il vostro nome non risulti nel libro nero dei cattivi pagatori.
Coobbligazione: le differenze con il garante
Esiste un’altra figura cui rivolgersi in fase di attivazione di un finanziamento. Si tratta del coobbligato, la cui differenza principale con il garante s’intende in termini di restituzione della somma a credito. Abbiamo visto che il garante è chiamato in causa solo se il richiedente del finanziamento non si mostra più nelle condizioni di pagare.
Diversa è invece la situazione del coobbligato, il quale si trova a dover pagare ogni rata insieme al richiedente. Nella fattispecie giuridica, la sua posizione è molto più vicina a quella del soggetto richiedente il prestito, in quanto è obbligato all’adempimento di un debito.
Un escamotage, se così vogliamo chiamarlo, per accedere al finanziamento che impegna più soggetti per legge nella restituzione di una certa somma. Non c’è da stupirsi se sono prevalentemente i coniugi a scegliere questa via, impegnandosi, dunque, ambo le parti di sobbarcarsi l’intera rata di pagamento se l’altro è impossibilitato. Chiaramente, al coobbligato non si potrà mai ipotecare alcunché.
E qui c’è vi presentiamo un’altra differenza sostanziale con il garante. Infatti, se a un lato quest’ultimo non è obbligato nel contribuire immediatamente alle rate, dall’altro sarà oggetto di pignoramento del patrimonio personale qualora non coprisse i debiti del soggetto richiedente il finanziamento.
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