Indicatori mutuo

Indicatori mutuo: quali sono e perché sono importanti

Quando scegli un mutuo devi tener conto di tante informazioni perché queste influenzeranno il suo costo complessivo e, quindi, quanto andrai a spendere al termine del prestito. In questa guida ci concentreremo sugli indici, ovvero sugli indicatori che ti danno un’idea complessiva del costo e della reale convenienza del mutuo che sei in procinto di accendere. 

Indicatori mutuo Euribor ed Eurirs

Gli indicatori del mutuo, ovvero gli indici, sono tantissimi. Conoscerli ti aiuterà a capire se il mutuo è adatto alle tue disponibilità e se risulta davvero conveniente. Tra i più importanti ci sono i tassi influenzati da due indici: Euribor ed Eurirs. 

L’Euribor è la sigla che fa riferimento all’Euro Interbank Offered Rate ed è un indice che rileva quotidianamente il  mercato, ovvero il tasso medio tramite il quale avvengono le transazioni finanziarie tra gli istituti europei. È un tasso che definisce l’oscillazione delle rate dei mutui a tasso variabile ed è quello utilizzato dalla maggior parte delle banche. 

L’Eurirs, invece, è il cosiddetto Euro Interest Rate Swap. Si tratta di un indice che si ricava dalla media ponderata delle quotazioni con cui le banche stipulano particolari accordi: gli Swap. Patiamo di una serie di rischi derivanti dalle operazioni speculative che determinano, per i mutui a tasso fisso, l’ammontare stesso degli interessi dovuti dal richiedente. 

Indicatori mutuo TAN e TAEG

Tra gli indicatori del mutuo più importanti da valutare per la richiesta ci sono il TAN e di TAEG, degli indici di riferimento sempre esposti in primo piano tra le varie offerte di credito. Il TAN è il Tasso Annuo Nominale e non è altro che l’interesse da corrispondere all’istituto presso cui abbiamo chiesto il mutuo. 

Gli interessi vengono diluiti per ogni rata e non si pagano solo una volta all’anno per cui, per valutare la convenienza di questo o quel mutuo occorre valutare il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale. Si tratta dell’indice che da un’idea realistica del costo globale del mutuo. Si usa per comparare i vari mutui a partire da quanto costeranno al termine della restituzione. 

L’indicatore sintetico di costo ISC

Un altro indicatore molto importante è l’ISC, un valore determinato in conformità alla disciplina sul TAEG. Questi due valori si assomigliano ma sono differenti. Questo perché l’ISC comprende anche le spese che determinano il costo del mutuo tra cui quelle di apertura, quelle della polizza assicurative e quelle derivanti dagli interessi. 

Il Tasso Ufficiale di Riferimento TUR

Infine troviamo il TUR, ovvero il Tasso Ufficiale di Riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea. Si tratta di un indice di riferimento che si applica come tasso di interesse durante le manovre di rifinanziamento alle banche europee referenti alla BCE. Questo tasso ti fa capire l’andamento del costo del denaro e influenza di conseguenza la determinazione dei tassi di interesse. 

Non va confuso con il TEGM, il tasso effettivo globale medio che è un indice rilevato ogni tre mesi dal Ministero del Tesoro e divulgato in Gazzetta Ufficiale. Questo indicatore è molto importante perché determina se i tassi applicati al mutuo sono maggiori o minori del tasso soglia legale. Quando gli interessi superano questo valore si configura il reato di usura e puoi agire per richiedere il risarcimento di quanto ingiustamente versato.